Italiano/English
I Giardini Pubblici vennero progettati con l'intento di unire la città alla campagnia.
Attualmente i giardini si estendono su l'area compresa tra corso Venezia, via Palestro, via Manin e i bastioni di Porta Venezia. Il loro nucleo originario risale all'ultimo trentennio del Settecento e faceva parte di un piano di rinnovamento urbano piuttosto esteso, ideato dal governo austriaco e attuato dall'architetto Giuseppe Piermarini.
The public gardens were designed with the intent to join the city to the countryside. At present, the gardens are located in the area among corso Venezia, Via Palestro, Via Manin and "i bastioni di Porta Venezia". Their original nucleus dates back to the last decades of the eighteenth century. It was part of a big urban renewal plan by the Austrian Government and it was designed by the architect Giuseppe Piermarini.
Il piano di Piermarini intendeva, in particolare, rivalutare la zona nord-orientale della città, proprio perchè Porta Orientale(oggi Porta Venezia) era il percoso privilegiato per chi giungeva da Vienna, lungo il quale si allestirono strutture grandiose per le feste e per celebrare gli ingressi trionfali dei regnanti.
Piermarini's plan, intended to re-evaluate in particular the northern-east area of the city, just because the Eastern Gate (now known as Porta Venezia) was the privileged way for those who came from Vienna. Along the way were organized great structures to celebrate the triumphal entries of the kings.
Attraversando i Giardini Pubblici, seguendo l'antico viale neoclassico dai bastioni ai Boschetti (attuale via Marina) si ritrova sullo sfondo la Villa Reale (via Palestro).
Realizzata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Villa Reale è uno dei capolavori del Neoclassicismo milanese. L'edificio, prese il suo primo nome, Villa Belgiojoso, dal conte, che affidò l'incarico di progettare la residenza a Giuseppe Piermarini. L'architetto oberato da numerosi impegni, passò l'incarico al suo allievo di origini austriache, Leopoldo Pollack.
A scegliere la collocazione della Villa sulla contrada Isara (via Palestro) è il conte stesso, in considerazione della posizione strategica fra il centro di Milano e il corso di Porta Orientale (corso Venezia).
Crossing the Public Gardens, following the old neoclassical road you can see, in the background, the Villa Reale (Via Palestro).
Built between 1790 and 1796 as the residence of the Count Lodovico Barbiano Belgiojoso, Villa Reale is one of the masterpieces of Neoclassicism in Milan. The building took its first name, Villa Belgiojoso, by the Count, who gave the commission to design the residence to Giuseppe Piermarini. The architect, since he had already lots of commitments, decided to pass the job to one of his students, Leopoldo Pollack, who had Austrian origin.
The count himself choose the location of the Villa (Via Palestro), due to the strategic position between the center of Milan and the Corso of Porta Oientale (at present Corso Venezia)
Realizzata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Villa Reale è uno dei capolavori del Neoclassicismo milanese. L'edificio, prese il suo primo nome, Villa Belgiojoso, dal conte, che affidò l'incarico di progettare la residenza a Giuseppe Piermarini. L'architetto oberato da numerosi impegni, passò l'incarico al suo allievo di origini austriache, Leopoldo Pollack.
A scegliere la collocazione della Villa sulla contrada Isara (via Palestro) è il conte stesso, in considerazione della posizione strategica fra il centro di Milano e il corso di Porta Orientale (corso Venezia).
Crossing the Public Gardens, following the old neoclassical road you can see, in the background, the Villa Reale (Via Palestro).
Built between 1790 and 1796 as the residence of the Count Lodovico Barbiano Belgiojoso, Villa Reale is one of the masterpieces of Neoclassicism in Milan. The building took its first name, Villa Belgiojoso, by the Count, who gave the commission to design the residence to Giuseppe Piermarini. The architect, since he had already lots of commitments, decided to pass the job to one of his students, Leopoldo Pollack, who had Austrian origin.
The count himself choose the location of the Villa (Via Palestro), due to the strategic position between the center of Milan and the Corso of Porta Oientale (at present Corso Venezia)
La Villa posta in un'area allora suburbana, ha lo schema caratteristico delle ville lombarde: la facciata su strada presenta un corpo centrale arretrato e due avancorpi laterali per i servizi.
The Villa, that at the time of its contruction was located in a suburban area, has all the peculiarities of the villas in Lombardy.
The Villa, that at the time of its contruction was located in a suburban area, has all the peculiarities of the villas in Lombardy.
La facciata verso il giardino è senza dubbio quella più importante.
Su tutte le finestre del piano nobile della facciata dominante il giardino, oltre che su alcune del pianterreno e sulle tre centrali della facciata sulla corte, trova collocazione un ciclo figurativo di bassorilievi.
Su tutte le finestre del piano nobile della facciata dominante il giardino, oltre che su alcune del pianterreno e sulle tre centrali della facciata sulla corte, trova collocazione un ciclo figurativo di bassorilievi.
Per decorare la Villa, Pollak chiamò i maggiori artisti milanesi dell'epoca e chiese la collaborazione del poeta Giuseppe Parini, portavoce del Neoclassicismo, che lo indirizzò nella scelta dei temi e dei soggetti che dovevano sottolineare la nobiltà, la generosità e la
convivialità della Villa.
The facade facing the garden is the most important one.
To decorate the Villa, Pollak called the greatest artists of the time in Milan and asked the cooperation of the poet Giuseppe Parini, a spokesman for Neoclassicism, who directed him in the choice of themes and subjects that had to highlights the nobility, the generosity and the conviviality of the Villa.
The facade facing the garden is the most important one.
To decorate the Villa, Pollak called the greatest artists of the time in Milan and asked the cooperation of the poet Giuseppe Parini, a spokesman for Neoclassicism, who directed him in the choice of themes and subjects that had to highlights the nobility, the generosity and the conviviality of the Villa.
Una balaustra corre lungo l'attico di tutto l'edificio, con statue di divinità pagane.
A balustrade runs along the attic of the entire building, with statues of pagan gods.
La caratteristica principale della villa è la straordinaria simbiosi tra architettura e natura: si trattò senz'altro della prima architettura in Italia nata "per il giardino" e non "con esso".
Il giardino venne allestito all'inglese e fu il primo in città nel suo genere.
La parte più vicina alla villa è costituita da un ampio prato.
The main characteristic of the villa is the extraordinary symbiosis between architecture and nature: it was certainly the first building born in Italy "for the garden" instead of "with the garden".
The garden was English style and it was the first, of its kind, in the city.
The part closest to the villa is a wide lawn.
La parte più vicina alla villa è costituita da un ampio prato.
The main characteristic of the villa is the extraordinary symbiosis between architecture and nature: it was certainly the first building born in Italy "for the garden" instead of "with the garden".
The garden was English style and it was the first, of its kind, in the city.
The part closest to the villa is a wide lawn.
Il giardino era caratterizzato da piccole alture, masse arboree, viali tortuosi, prati.
C'erano inoltre un corso d'acqua con ponti, un laghetto, che era alimentato da un canale che proveniva dal vicino Naviglio. Fu disegnato in modo da non consentire mai una sua
visione unitaria del suo insieme, così da suggestionare l’immaginazione
dell’osservatore.
The garden was characterized by small hills, trees, paths and lawns. There were also a stream of water with bridges and a small lake, which was fed by a canal coming from the nearby Naviglio. The garden was designed in a way that never allowed to have a complete vision of it, in order to influence the observer's imagination.
The garden was characterized by small hills, trees, paths and lawns. There were also a stream of water with bridges and a small lake, which was fed by a canal coming from the nearby Naviglio. The garden was designed in a way that never allowed to have a complete vision of it, in order to influence the observer's imagination.
Fu inoltre costruito un tempietto dedicato a Cupido,
A small temple dedicated to Cupid was built,
.... e una torre diroccata ....
.....and a ruined tower....
Il giardino fu teatro di feste spettacolari e banchetti, soprattutto durante il periodo napoleonico.
The garden was the scene of spectacular celebrations and banquets, especially during the Napoleonic period.
L'interno della Villa era elegante e raffinato, per la maggior parte di gusto neoclassico.
The inside of the Villa was elegant, mostly decorated in neo-classical style.
Mediante un'ampia scalinata
A wide staircase
The inside of the Villa was elegant, mostly decorated in neo-classical style.
Mediante un'ampia scalinata
A wide staircase
si accede al piano nobile,
leads to the nobile floor,
Nella Sala da Ballo (salone d'onore) e nella Sala da Pranzo (sale XV e XVII del Museo) si notano
porte scolpite, camini sormontati da specchiere, lampadari di cristallo.
In the Ballroom and in the Dining Room (rooms XV and XVII of the Museum) you can see carved doors, fireplaces surmounted by mirrors and crystal chandeliers.
Il salone d'onore presenta alle pareti colonne corinzie con capitelli dorati sormontati da una cornice con fregio a festoni, volta e lacunari e rosoni, porte con bassorilievi in stucco. Gli arredi di Villa Belgiojoso risalenti al periodo austriaco sono
oggi quasi del tutto assenti, fatta eccezione per alcune consoles e i
fastosi lampadari, voluti personalmente dal conte Belgiojoso.
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando la Villa è ceduta al Demanio dello Stato, gli arredi vengono in parte destinati al Museo d’Arti Applicate di Milano e in parte dispersi tra diversi enti pubblici. E’ oggi in corso un progetto di riproposizione filologica dei pochi arredi ancora reperibili in altre sedi, alla scopo di restituire nelle sale del piano terra l’atmosfera della casa museo.
Villa Belgiojoso furniture is now almost entirely absent, except for a few consoles and the beautiful chandeliers that the count of Belgiojoso personally required. At the moment the museum is working on a project to collect all the pieces of fornuture still available in other museums of Milan (where they had been sent after the Second Warld War), in oder to give the Villa a house museum atmosthere.
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando la Villa è ceduta al Demanio dello Stato, gli arredi vengono in parte destinati al Museo d’Arti Applicate di Milano e in parte dispersi tra diversi enti pubblici. E’ oggi in corso un progetto di riproposizione filologica dei pochi arredi ancora reperibili in altre sedi, alla scopo di restituire nelle sale del piano terra l’atmosfera della casa museo.
Villa Belgiojoso furniture is now almost entirely absent, except for a few consoles and the beautiful chandeliers that the count of Belgiojoso personally required. At the moment the museum is working on a project to collect all the pieces of fornuture still available in other museums of Milan (where they had been sent after the Second Warld War), in oder to give the Villa a house museum atmosthere.
Il centro del soffitto della Sala da Pranzo è dominato dal celebre
affresco di Andrea Appiani, Il Parnaso, che rappresenta Apollo circondato dalle Muse.
In the ceiling center of the dining room you can see the famous fresco by Andrea Appiani, Parnassus. that represents Apollo surrounded by the Muses.
In the ceiling center of the dining room you can see the famous fresco by Andrea Appiani, Parnassus. that represents Apollo surrounded by the Muses.
L'affresco venne realizzato nel 1811 su commissione del vicerè Eugenio de Beauharnais (che abitò la villa dal 1805 al 1814). Il Parnaso prende esempio dall'omonimo affresco di Raffaello per le Stanze Vaticane. Appiani alleggerisce la composizione e sostituisce le figure dei poei con quelle delle Muse.
The fresco was requested in 1811 by the Viceroy Eugene de Beauharnais (who lived in the villa from 1805 to 1814) The Parnaso takes inspiration from the homonymous fresco that Raffaello made for the Stanze Vaticane. Appiani lightens the composition and replaces the poets figures with those of the Muses.
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The fresco was requested in 1811 by the Viceroy Eugene de Beauharnais (who lived in the villa from 1805 to 1814) The Parnaso takes inspiration from the homonymous fresco that Raffaello made for the Stanze Vaticane. Appiani lightens the composition and replaces the poets figures with those of the Muses.
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Nel 1802 la villa fu acquistata dalla Repubblica e regalata a Napoleone.
Durante la Restaurazione,Villa Napoleone, passò agli Austriaci. Tutti i viceré e governatori soggiornarono in questo edificio.
In seguito, divenne proprietà dei Savoia.
Dopo l’Unità la Villa venne assegnata alla Corona d’Italia ed entrò in un lungo periodo di relativo abbandono. È solo grazie al passaggio al Demanio comunale, nel 1920, che si dà avvio all’importante trasformazione dell’edificio storico in sede della Galleria d’Arte Moderna di Milano, inaugurata nel 1921.
The Count of Belgiojoso stayed in the Villa only for a short time.
In 1802 the Villa was purchased by the Republic and it was given as a gift to Napoleone.
During the Restoration, Villa Napoleone passed to the Austrians. Every viceroy and governor lived there.
Then it became property of the Savoia.
After the Unification, the Villa was assigned to the Crown of Italy.
In 1920 it became property of the town of Milan and in 1921 became the location of the Gallery of Modern Art.
In seguito, divenne proprietà dei Savoia.
Dopo l’Unità la Villa venne assegnata alla Corona d’Italia ed entrò in un lungo periodo di relativo abbandono. È solo grazie al passaggio al Demanio comunale, nel 1920, che si dà avvio all’importante trasformazione dell’edificio storico in sede della Galleria d’Arte Moderna di Milano, inaugurata nel 1921.
The Count of Belgiojoso stayed in the Villa only for a short time.
In 1802 the Villa was purchased by the Republic and it was given as a gift to Napoleone.
During the Restoration, Villa Napoleone passed to the Austrians. Every viceroy and governor lived there.
Then it became property of the Savoia.
After the Unification, the Villa was assigned to the Crown of Italy.
In 1920 it became property of the town of Milan and in 1921 became the location of the Gallery of Modern Art.
Ciò che rende internazionalmente nota la Galleria d'Arte Moderna di Milano è il pregio delle opere esposte e conservate nelle sue sale: Francesco Hayez, Pompeo Marchesi, Andrea Appiani, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Federico Faruffini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Antonio Canova, Daniele Ranzoni, Medardo Rosso, Gaetano Previati, Eliseo Sala, sono alcuni tra gli importanti artisti presenti, protagonisti indiscussi della Storia dell’Arte milanese ed italiana.
Potete visitare la galleria cliccando qui.
What makes the Gallery of Modern Art in Milan, internationally renowned is its collection of great works: Francesco Hayez, Pompeo Marchesi, Andrea Appiani, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Frederick Faruffini Joseph Pellizza Volpedo by Antonio Canova Daniele Ranzoni, Medardo Rosso, Gaetano Previati, Elisha Hall, are among the important artists, protagonists of the Milanese and Italian Art History.
You can visit the gallery clicking here.
In seguito, alla Galleria, si è affiancato il Padiglione di Arte Contempoanea (PAC), progettato da Ignazio Gardella e costruito tra il 1950 e il 1953, sulla zona delle ex-scuderie di Villa Belgiojoso, distrutte dai bombardamenti del '43. Nel 1993 un attentato ha distrutto il PAC che è stato ricostruito nel 1996 dallo stesso Gardella, secondo il progetto originario, con fondamentali migliorie tecniche che ne fanno oggi uno spazio all'avanguardia. Il PAC ha un'area espositiva di 1200 mq.
Besiede the Gallery now you can find the Pavilion of Contemporary Art (CAP) designed by Ignazio Gardella and built, between 1950-1953, on the area of the former horse stables of Villa Belgiojoso, destroyed by war bombing in '43. In 1993 a mob attack destroyed the PAC which was rebuilt in 1996 by the same Gardella, who apported several technical improvements to the original project. The CAP has an exhibition area of 1200 sq. m.
......se volete saperne di più cliccate sui link riportati qua sotto:
......if you are intrested in the topic, click on the links reported here below:
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La Villa Reale di Milano: Storia Architettura Apparato decorativo Le Collezioni
Giardino Il Giardino Beljoioso Neoclassicismo Milanese
Fonti:
Galleria D'Arte Moderna Comune di Milano PAC Padiglione d'Arte Contemporanea Wikipedia
Itinerari di Milano e Provincia: Il Neoclasicismo (Nodo Libri)
Post creato da/Post created by Rita Bellussi, La Danza della Creatività
I testi, presi dalle fonti, sono stati riassunti e tradotti in Inglese da Rita Bellussi, La Danza della Creatività
Texts, from sources, have been summarized and Translated into English by Rita Bellussi, La Danza della Creatività
Foto/Photos by Rita Bellussi, La Danza della Creatività
Copyright © La Danza della Creatività - All Rights Reserved
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prima di ora non avevo mai visto la villa da dentro..e..e.. meravigliosa archittetura di un tempo..bello!
ReplyDeleteVai a vederla!L'ingresso è gratuito. La sala da ballo e la sala da pranzo sono incantevoli!
ReplyDeleteNon sapevo!! occassione allora da prendere al volo!! Grazie Rita sei grande!!!
Delete:o)
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ReplyDeleteL'interno della villa è meraviglioso!! Il giardino deve essere incantevole, ma può essere visitato anche senza essere accompagnati da bambini di età inferiore ai 12 ani?
ReplyDeleteIl cartello all'entrata del parco della villa parla chiaro: bambini fino ai 12 anni accompagnati da adulti. Si può però provare a chiedere il permesso di dare un'occhiatina" da turista :)
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